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Tesuki

Il termine Tesuki nell’ambito della carta washi si riferisce a un metodo tradizionale di produzione artigianale della carta washi in Giappone. “Tesuki” significa letteralmente “fatto a mano” o “fatto a mano con le mani” ed è un riferimento al processo di produzione della carta washi in cui le fibre di cellulosa vengono lavorate manualmente per creare il foglio di carta.

Nel processo Tesuki, le seguenti fasi sono coinvolte:

  1. Preparazione della pasta di cellulosa: Le fibre di cellulosa, spesso ottenute da piante come il gampi, il mitsumata o il kozo, vengono ridotte in piccoli pezzi, macerate e ammorbidite. Queste fibre vengono poi mescolate con acqua per creare una sospensione fibrosa chiamata “nagashizuki.”
  2. Creazione del foglio di carta: Il “nagashizuki” viene versato in un grande recipiente piatto o su uno schermo speciale chiamato “keta,” che è tradizionalmente realizzato in bambù o altro materiale poroso. L’artigiano usa un movimento oscillante per distribuire uniformemente la pasta di cellulosa sullo schermo. Questo processo richiede abilità e precisione per creare uno strato uniforme.
  3. Essiccazione: Il foglio di carta è sollevato dallo schermo e lasciato asciugare all’aria. Questo può richiedere un periodo di asciugatura più lungo, ma contribuisce a mantenere la qualità artigianale della carta.
  4. Pressatura e rifinitura: Dopo l’asciugatura, il foglio di carta può essere pressato per renderlo più denso e uniforme. A seconda del tipo di carta washi desiderato, possono essere applicate diverse tecniche di rifinitura, come la lucidatura o la laccatura.

Il processo Tesuki è altamente laborioso e richiede competenze artigianali significative. La carta washi prodotta in questo modo è nota per la sua alta qualità, la sua resistenza e la sua texture unica. Viene spesso utilizzata in applicazioni artistiche, come la pittura e la stampa, nonché in artigianato tradizionale giapponese, come la creazione di shoji (pannelli scorrevoli) e oggetti di carta decorativa.1

  1. Descrizione fornita da ChatGPT (31.10.2023) ↩︎